giovedì 1 gennaio 2009

L’uno dell’altra

Quanto tempo è passato
dall’ultima volta che ti ho potuto ricordare
che ti amo,
guardandoti negli occhi?
Quanto tempo è passato dall’ultima volta
che le mie labbra si sono poggiate sulle tue,
gustando il sapore dei tuoi baci?

Pochi giorni sul calendario,
troppi giorni per il mio infiammato cuore.

Ma ora, qui…

Palco privato e un film già visto che parla di sogni,
tu sei il mio sogno.

Chiudo la porta perché nessuno
ci possa disturbare,
e approfitto del brusio del pubblico
per sussurrare alla tua anima
quel che provo per te,
per farti rabbrividire,
per far impallidire ancora la già tua bianca pelle.

Ed è quando le mie mani
scorrono sotto la tua gonna,
ed è quando le nostre labbra accarezzano
i nostri corpi,
che il controllo viene perso
e precipitiamo in noi.

Qualcuno se ne accorge?

Non importa,
i nostri occhi sono l’una dell’altro,
il nostro udito è solo per ascoltare
la voce dell’altro,
le nostre mani sono solo per accarezzare
il corpo dell’altro,
il nostro piacere è solo per noi stessi.

Ed eccoci da soli,
l’uno dell’altra,
uniti nel nostro amore e nella nostra passione,
il resto del mondo è…

lontano.

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