giovedì 1 gennaio 2009

Mano nella mano

Ti ho presa per la mano
e condotta su quello
che un tempo era
il nostro letto,
ti sei sistemata fra le mie braccia,
hai stretto le mie mani
e stretto il tuo corpo
con il mio.

E ho sentito cadere le mie palpebre
sulla mia stanchezza.

Non so quanto abbia dormito,
troppo poco,
e non era certo una notte;
pochi minuti, forse un’ora o due.

Al mio risveglio
ho sentito dei capelli sul mio viso
ed è nato un sorriso,
ho respirato ampiamente
e un profumo conosciuto e amato
ha invaso la mia anima.

Tutto il mondo non esisteva,
tutto era
nelle mie sensazioni.

Piano tornava il tatto
alle mie mani;
ho sentito un leggero peso
sul mio braccio destro,
quanto bastava per farmi intuire,
nel mio dormiveglia, d’avere
un corpo tra le braccia.
Una mano stringeva la mia sinistra
che cominciai a muovere,
accarezzando il tuo ventre.

Mentre la memoria tornava
ricordai te tra le mie braccia,
e il mio sorriso diventò felicità.

Cominciai a muovere anche il
braccio destro
e la mia mano accarezzò
prima i tuoi capelli
e poi il tuo viso,
mentre le tue mani erano
in cerca delle mie.
Non trovavo il coraggio
di aprire gli occhi,
se eri un sogno saresti fuggita via.

Lo trovai e li aprii
e c’eri tu tra le mie braccia
e la mia felicità fu la più grande.
Mi ricordo pochi risvegli
così felici,
ed ognuno di loro
era al tuo fianco.

Come questo.

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