venerdì 2 gennaio 2009

Silenzio

Lungo il parapetto
accanto al fiume giovane,
lungo il ponte che lo sovrasta
e tra le vie che si svuotano del paese,
la tua figura cammina veloce e decisa,
il silenzio dei pensieri ci unisce
ma il loro motivo è differente.

Intravedo il tuo profilo
sullo sfondo della luna,
distinguo ogni lineamento
con i ricordi delle mani che un tempo
lo hanno sfiorato dicendogli amore.

I miei occhi non ti perdono
che per pochi metri
per poi ritrovarti ancora
e poi ancora.

Ti seguo nel buio
come un segugio da caccia
farebbe con la sua preda,
come un gatto che
all’apparenza indifferente
segue il suo padrone.

Il tuo saluto è già distante nel vento
sebbene la tua voce è l’unico suono
che odo ripetersi all’infinito.
I tuoi capelli che si muovono
nell’ombra e nella fresca brezza
della sera d’estate,
e le tue spalle coperte dalla nera maglietta
che si mimetizzano nel buio
con l’allungarsi delle distanze tra noi,
sono l’ultima cosa che vedo
prima di fermare il mio passo
rinunciando non so neanch’io a cosa.

E’ solo un arrivederci
eppure fa già male,
per il cuore è difficile capire
il motivo di tempo e distanze.

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